Bari: anziana stuprata da giovane clandestino

immagine di repertorio

Continuano le gesta dei clandestini, a Bari violentata anziana

Picchiata e violentata in casa da un 26enne, nigeriano, che l’aveva aiutata a portare la spesa. E’ accaduto a Gioia del Colle, in provincia di Bari ad un’anziana di 76 anni, scrive il quotidiano la ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ aggiungendo che il 26enne è un migrante residente al Cara di Bari Palese ed è stato arrestato dai carabinieri.

La donna, dopo aver fatto la spesa nel vicino supermercato, ha accettato l’offerta d’aiuto del 26enne che era all’esterno a chiedere l’elemosina ai clienti. L’uomo ha portato le buste della spesa ma una volta in casa della 76enne l’avrebbe picchiata e violentata più volte. La donna, nonostante le ferite, è riuscita ad avvertire il figlio che ha chiamato i carabinieri e l’ambulanza. I militari hanno trovato il 26enne che, dopo l’aggressione, era tornato all’esterno del supermercato. La 76enne è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Miulli di Acquaviva.

Sardegna: bomba in un centro di accoglienza a Dorgali

Una Bomba esplode nella notte, in un centro di accoglienza di Dorgali (Nuoro) in Sardegna.

Occupata da 64 ospiti stranieri più 2 operatori della cooperativa “The Others” che gestisce la struttura, il centro di prima accoglienza è situato in località “Su Babbu Mannu”. Secondo quanto detto dagli artificieri, l’ordigno, che ha creato ingenti danni all’ingresso, era in grado di uccidere.

Due degli ospiti, dei nigeriani, hanno avuto delle contusioni alle gambe provocato esclusivamente a causa del fuggi fuggi dopo l’esplosione.

A parte i danni alla struttura non si sono verificati altri problemi alle persone.

 I carabinieri giunti sul posto, hanno immediatamente avviato le indagini.

Paramilitari bulgari: così blocchiamo i migranti

Paramilitari bulgari: cosi blocchiamo i migranti.

Un interessante video di una formazione di volontari  che, in Bulgaria, impedisce l’afflusso dei migranti .

Nel filmato si vedono le tecniche e i modi per intercettare i clandestini: “nessun dubbio che si tratti di infiltrazioni dell’ISIS miste a normali migranti economici, con un basso tasso di profughi da guerre”.

Accuse anche alla Turchia che : “fornisce scale seghe e altri attrezzi per tagliare”.

“I migranti fanno parte dell’ISIS, vengono e stanno tranquilli in attesa di ordini, sono cellule dormienti”

Nessuno vuole fare più questo mestiere, i paramilitari sono gli unici che provvedono a dare sicurezza e bloccare i migranti verso l’Europa e in qualche maniera fermare l’invasione.

La situazione per altro è cosi anche in altri paesi, di seguito i filmati relativi a Macedonia e Ungheria.

 

 

 

 

Villa di Formigoni occupata dai Rom: “anche i nostri figli hanno diritto alle vacanze”

Roberto Formigoni

Occupata dai Rom la villa di Roberto Formigoni in Sardegna.

Non si sono fatti problemi, anche se non si sa quanto ne sapevano del luogo dove avevano deciso di passare una vacanza da “signori”.

Una famiglia di rom residente a Osidda in provincia di Nuoro, deve probabilmente aver studiato a lungo quali ville nella lussuosa zona vip di Porto Cervo in Costa Smeralda, fossero “disponibili”.

Hanno così adocchiato la residenza in cui l’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni passava le sue vacanze in Sardegna.

Devono aver letto delle sue disavventure giudiziarie, evidentemente, e han pensato che la villa fosse confiscata e disabitata e si sono intrufolati all’interno senza trovare alcun ostacolo né allarme.

Purtroppo per loro non sapevano che in fase di processo l’abitazione, di proprietà dell’ex collaboratore di Formigoni Alberto Perego, è stata lasciata a lui dai giudici.

E’ successo così che la domestica recatasi ieri a fare la pulizia in vista dell’arrivo del proprietario, ha trovato al suo interno padre, madre e due figli.

Chiamata la polizia, i rom si sono giustificati dicendo loro che “anche i nostri figli hanno diritto a una vacanza al mare“.

Giustamente, però loro avevano mirato un po’ in alto, scegliendo invece della classica pensione Zia Piera che tutti noi frequentiamo, una abitazione con 13 stanze, otto bagni, cucina, veranda, salone e solarium e anche piscina.

E’ finita con una denuncia per occupazione abusiva di immobile. Avessero chiesto, magari il proprietario avrebbe lasciato loro due delle 13 camere a disposizione…

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“Ne ho sgozzato tanti, taglierò la testa ai bambini” Espulso algerino

migranti

Migranti in foto di repertorio

Taglierò la testa ai bambini, ne ho sgozzato tanti

Aveva minacciato di compiere stragi nel nome del Califfato, condannava le operazioni della coalizione che contrasta l’Is e si vantava di avere sgozzato in passato molti uomini.

Per questo un cittadino algerino 48enne è stato espulso oggi dal territorio nazionale per motivi di pericolosità sociale.

Lo rende noto il ministero dell’Interno.

Con questo rimpatrio, il 63° del 2017, salgono a 195 le espulsioni di soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso eseguite con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 ad oggi. 

Lo straniero, riferisce la nota del Viminale, entrato clandestinamente nel 2016 e poi richiedente asilo, era monitorato dalle forze di polizia per aver manifestato, all’interno del centro di Licodia Eubea (Catania) dove era ospitato insieme al figlio, forte avversione nei confronti dei costumi occidentali, condannando le operazioni militari anti-Daesh della Coalizione nonché vantandosi di aver in passato sgozzato molti uomini e di esser stato detenuto in Algeria, sino alla sua fuga.

algerino

Rouabhia Larbi l’algerino espulso

L’algerino aveva mostrato comportamenti aggressivi nei confronti delle operatrici e di altre donne ospitate nel centro, in quanto portatrici di comportamenti non conformi ai dettami islamici, fatti per i quali è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per maltrattamenti e discriminazione razziale.

In seguito al diniego da parte della Commissione Territoriale di Catania dello status di rifugiato, lo scorso 9 marzo era stato portato al Centro di permanenza per rimpatri di Caltanissetta: durante il trasferimento, ha minacciato di compiere stragi nel nostro Paese in nome del Califfato. Inoltre, a seguito di approfondimenti dei servizi di Intelligence, è emerso che risultava titolare di un profilo social con contenuti pro Stato Islamico e di tenore anti-sciita.

Per questi motivi è stato espulso, con accompagnamento nel suo Paese di provenienza con un volo decollato dall’aeroporto di Fiumicino.

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Anche Macron chiude ai migranti: aiuti all’Italia ma solo per i richiedenti asilo e non per i migranti economici.

macronAnche Macron chiude sui migranti economici

L’Italia è in piena emergenza sbarchi. Di fatto sulle nostre coste gli sbarchi non si fermano più.

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha espressamente detto che sulla questione accoglienza e salvataggio in mare l’Italia verrà aiutata, ma si deve “lavorare per una soluzione politica in Libia, non possiamo accettare che in quel paese regni l’illegalità”.

Lo schiaffo, però, è arrivato dal presidente francese Emmanuel Macron. Ha, certo, affermato di sostenere l’Italia: “La Francia deve fare la sua parte sull’asilo di persone che vogliono rifugio”.

Peccato che però dopo abbia aggiunto: “Poi c’è il problema dei rifugiati economici, e questo non è un tema nuovo: l’80% dei migranti che arrivano in Italia sono migranti economici. Non dobbiamo confondere”.

Macron

dunque, si è detto pronto ad aiutare l’Italia soltanto per i richiedenti asilo, ovvero per una esigua minoranza, in buona sostanza, si è sfilato dalla possibilità di aiutare l’Italia a gestire l’emergenza.

Macron ha affermato: “La Francia deve fare la sua parte sull’asilo.

Poi c’è il problema di rifugiati economici, e questo non è un tema nuovo: l’80% dei migranti che arrivano in Italia sono migranti economici.

Non dobbiamo confondere”.

Insomma la Francia si tira indietro dal gruppo di Paesi europei che hanno promesso un aiuto sostanziale all’Italia.

Solo qualche giorno fa a Ventimiglia era riesplosa la tensione tra Italia e Francia (vedi foto in evidenza) per i respingimenti di alcuni migranti con 400 persone rispedite in Italia.

Adesso il presidente francese ha rincarato la dose.

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Islam religione di pace

Islam religione di pace

Islam religione di pace; è quanto continuano a dire i sacerdoti nostrani, che sembrano essere ormai diventati dei semplici sponsor della fede islamica.

Ormai quella cristiana è diventata una religione che propagnada Allah e altre fedi continuando a trascurare quella per cui hanno giurato fedeltà in terra.

In pratica, questi bottegai che fanno pubblicità per il negozio concorrente, per poter meglio inculcare all’italico popolo i benefici dell’accoglienza, continuano a rinnegare la propria religione a favore di un islam che, dalla notte dei tempi, NON è mai stato religione di pace, nemmeno su quanto è scritto sul Corano.

E in questo delirio di massa, per risvegliare coscienze obnubilate dalla propaganda del Vaticano, mostriamo un video esemplificativo sulla bontà ecumenica dell’Islam, nella speranza che Papa e sacerdoti, comincino a dare uno sguardo, senza sputare la solita frase: “questo non è Islam”….perchè questo è l’Islam!

ISLAM RELIGIONE DI PACE

PER VEDERE IL FILMATO CLICCA————QUI

Ndrangheta e migranti, 68 fermi, coinvolto anche il parroco.

Catanzaro, 15 maggio 2017 – Blitz di polizia, carabinieri e guardia di finanza che hanno smantellato la cosca Arena di Isola Capo Rizzuto con il fermo di 68 persone disposto dalla Dda di Catanzaro.

Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, intestazione fittizia di beni, malversazione ai danni dello Stato, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e altri reati di natura fiscale, tutti aggravati dalla modalità mafiose. Nel corso dell’operazione anche un sequestro di beni milionario.

La cosca facente capo alla famiglia Arena controllava, a fini di lucro, la gestione del centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto.

Dalle indagini, oltre alle tradizionali dinamiche criminali legate alle estorsioni, capillarmente esercitate sul territorio catanzarese e su quello crotonese, sono emersi anche ingenti interessi nelle attività legate al gioco e alle scommesse

Ci sono anche il parroco di Isola Capo Rizzuto, don Edoardo Scordio, 70 anni, e il governatore della Misericordia, Leonardo Sacco, 38 anni, tra le persone fermate nel corso dell’operazione “Jonny”. 

La cosca, per il tramite di Sacco, secondo quanto accertato dagli investigatori, si sarebbe aggiudicata gli appalti indetti dalla Prefettura di Crotone per le forniture dei servizi di ristorazione presso il centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto e di Lampedusa, affidati a favore di imprese appositamente costituite dagli Arena e da altre famiglie di ‘Ndrangheta per spartirsi i fondi destinati all’accoglienza dei migranti.

All’operazione hanno partecipato oltre 500 tra agenti della Polizia di Stato appartenenti alle squadre mobili delle questure di Catanzaro e Crotone, Carabinieri del Ros e del Reparto operativo – nucleo investigativo di Catanzaro e finanzieri del Nucleo di polizia tributaria e della Compagnia di Crotone con il concorso dei rispetti uffici e Comandi centrali.

I provvedimenti, disposti dalla Direzione distrettuale antimafia guidata dal procuratore capo Nicola Gratteri, sono giunti a conclusione di indagini coordinate dal procuratore aggiunto Vincenzo Luberto che, secondo gli investigatori, hanno permesso di smantellare la storica e potentissima cosca che fa capo alla famiglia Arena, al centro di articolati traffici illeciti nelle provincie di Catanzaro e Crotone. 

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Igor :Il filmato di Budrio , il barista gli strappa il fucile ma poi viene ucciso(guarda i video in basso)

Bologna, 15 maggio 2017 – All’inizio Igor è sorpreso dalla reazione del barista. E nella colluttazione ha la peggio. Davide Fabbri gli strappa il fucile, lo brandisce come una clava e colpisce più volte il bandito.

È a quel punto che il killer dimostra la ferocia e la freddezza che l’hanno reso ormai tristemente noto in tutta Italia. E’ una sequenza terribile quella catturata delle telecamere interne del bar della Riccardina di Budrio, dove un mese e mezzo fa il serbo Norbert Feher, alias Igor ‘il russo’, ha ucciso il barista Davide Fabbri. Le immagini sono state trasmesse ieri da Tg1 in esclusiva e ora la ferocia di Igor non è più solo nei racconti di chi ha avuto la sfortuna di incontrarlo. Ora la sua crudeltà è sotto gli occhi di tutti.

Il video inizia con l’entrata del rapinatore nel locale. Ha il fucile in mano, la giacca mimetica e il volto coperto da cappello e fazzoletto. Urla, vuole i (pochi) soldi dell’incasso. Fabbri si avvicina e, con mossa fulminea, cerca di disarmarlo. Nasce una colluttazione, parte un colpo che ferisce un cliente. Il barista ha la meglio, forse Igor è appunto sorpreso.

Fabbri lo colpisce, il bandito fugge. Passano nell’altra stanza, vicino al bancone. Igor mette la mano in tasca, cerca la pistola rubata qualche giorno prima a un vigilante ferrarese. I due finiscono nel retrobottega. Davide Fabbri appare per l’ultima volta. Mentre sono di là, si sente uno sparo. Per il barista è la fine. Igor l’ha appena colpito al collo. Un solo proiettile, fatale. Il video continua e appare Maria, la moglie del titolare. Ha una scopa in una mano per difendersi, nell’altra il telefonino.

Riappare il killer e le punta la pistola addosso. Lei gli urla: «Vuoi ammazzare anche me?». Lui la guarda per istanti che durano secoli, poi esce. Prima di sparire per sempre, rientra e recupera il fucile. Il video choc finisce qua.

Il resto è purtroppo ormai noto. Sette giorni dopo uccide la guardia ecologica Valerio Verri e ferisce il collega Marco Ravaglia a Portomaggiore. Da allora lo cercano, invano, mille carabinieri.

«Davide sei un eroe». «Giustizia per Davide». Gli striscioni appesi dagli amici del barista campeggiano alla Riccardina dal giorno della visita del ministro degli Interni Marco Minniti.

«Non accettiamo che qualcuno si permetta di dire alla moglie Maria – spiega Massimo Barbieri – che Davide avrebbe sbagliato a reagire al rapinatore. Purtroppo sappiamo che in paese c’è qualcuno che lo dice. Anche esponenti delle forze dell’ordine. Per noi Davide è un eroe. Non ci sentiamo cittadini di un paese dove viene ritenuto sbagliato ribellarsi ai criminali. Noi chiediamo giustizia. E chiediamo anche che le autorità non vengano più a fare passerella finché quell’assassino non sarà stato catturato».

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La Francia presenta nuovi modelli di bandiere dopo la vittoria di Macron. Come 8-10 milioni di migranti si dirigono in Europa

L’Unione europea riferisce di aver invitato i suoi Stati membri a ridurre i controlli alle frontiere, visto che 8-10 milioni di migranti si dirigono verso l’Europa.

Secondo The Gatestone Institute, che conferma la stima di 8-10 milioni di persone in transito, la riduzione dei controlli comporterebbe un “ritorno alle frontiere aperte, che consentirebbe un viaggio senza passaporti in tutta l’UE”.

La presidenza afferma inoltre che la richiesta di frontiere aperte è tra le minacce delle autorità turche “per rinunciare ad un accordo di confine che ha ridotto il flusso dei migranti dalla Turchia all’Europa.”

Parlando a una conferenza stampa la settimana scorsa, il capo dell’Ufficio migratorio Dimitris Avramopoulos ha indirizzato l’invito ad aprire le frontiere ad Austria, Danimarca, Germania, Norvegia e Svezia, descritto da The Gatestone Institute come “tra le destinazioni più ricche e più ricercate in Europa per i migranti “.

Non è ancora chiaro come l’invito a viaggiare senza passaporti in tutta l’UE interesserebbe la Francia, che ha appena eletto il centrista Emmanuel Macron come suo prossimo presidente.

Secondo l’Express, Macron “non pensa che la Francia abbandoni gli immigrati in futuro”, a differenza del suo avversario, Le Pen, che durante la sua campagna ha richiesto ogni anno un massimo di 10.000 migranti in Francia.

“La Francia non è un paese chiuso”, ha aggiunto, secondo l’Express a sostegno dell’Unione Europea.

Ha riferito che l’UE è la migliore “garanzia della pace”.

Macron è stato anche a lungo accusato di essere il soggetto fedele di Angela Merkel, che secondo la Le Pen ,come ha sostenuto la scorsa settimana ,sarebbe il vero leader della Francia se Macron vincesse, come ha fatto.

All’inizio di quest’anno, secondo DW, Macron ha elogiato la politica dei rifugiati di Merkel – ma i critici dicono che i politici sono colpevoli della diffusa violenza e del caos in Germania.

“Col cancelliere Merkel e la società tedesca abbiamo ,nel  complesso , dei  valori comuni”, ha riferito. “Essi hanno salvato la nostra dignità collettiva prendendo i rifugiati e fornendo loro alloggi e istruzione”.

In un suo ulteriore intervento dice che il fatto che il caos in Germania venga attribuito alla politica dei rifugiati di Merkel è da definire come una “oversimplification orribile”.

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