Di seguito , la testimonianza di un operatore sociale a Cagliari sulle disparità di trattamento:
“Sono un amministratore di sostegno con diverse deleghe nel comune di Cagliari. Uno dei miei assistiti ha diverse proprietà immobili che ho deciso di utilizzare come ricovero per persone problematiche o disadattati.
In uno di questi appartamenti ci sono 6 persone di cui 5 cagliaritani e un extracomunitario segnalati dagli assistenti sociali del comune .
I servizi sociali provvedono al pagamento dell’affitto , il problema è che nessuno di loro lavora e non ha nessun tipo di sostenzamento , dunque c’è un problema enorme a recuperare le somme necessarie per trovare il cibo per queste 5 persone. (per non parlare dei soldi per le elementari necessità)
E già , avete sentito bene , 5 persone , perchè la sesta, l’extracomunitario, è totalmente coperto dalle spese di sostentamento e per lui solo ,non c’è difficoltà a reperire i fondi.
Ci si chiede se è il caso di lasciar libere queste persone di andare in giro a delinquere , visto che sono persone problematiche e che non possono far altro per sopravvivere, o continuare a combattere contro i mulini a vento della cecità burocratica” .
Art. Tore Sanna