Kyenge, richieste asilo direttamente Ue (i nuovi deliri)

Italian Integration Minister Cecile Kashetu Kyenge speaks during a press conference at the Foreign Press Club in Rome, Wednesday, June 19, 2013. Kyenge on Wednesday acknowledged "racist episodes" in Italy but declined to brand the country as a whole racist. She has so far tempered her reaction to racist attacks, saying it's for Italians to respond, not her. (AP Photo/Domenico Stinellis)

“L’Europa sta reagendo con la paura, è imprigionata dalle sue paure e il trattato di Dublino è il nodo di tutto quello che sta succedendo”.

Lo ha detto l’ex ministro ed eurodeputata Cècile Kyenge a un convegno a Ventimiglia.

“Quando un migrante arriva su un territorio rimane bloccato: questo è in contraddizione con il principio della libera circolazione, che è stata una conquista dell’Unione Europea e va conservata”.

Per questo la richiesta d’asilo, secondo l’eurodeputata, andrebbe fatta direttamente alla Ue e non ai singoli Stati.

Non piace a Cécile Kyenge la “relocation” che prevede una ricollocazione di 160mila migranti in Europa: “E’ vergognoso. 160mila è un numero troppo basso.

Siamo in uno stato federale con oltre 550 milioni di abitanti e quando ci confrontiamo con dati di altri paesi e di altri continenti c’è solo da vergognarsi.

Inoltre ad oggi sono poco più di 4500 le persone che sono state ricollocate”.

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