“Mia figlia è morta di meningite, la pediatra mi disse di non vaccinarla”

meningite

“Avevo il dovere di proteggerla, di informarmi meglio. E’ come se l’avessi uccisa io”. Antonella Salimbene era al quarto mese di gravidanza quando la sua prima figlia, Azzurra Monteleone, è morta per una meningite fulminante. Undici anni, una sorellina di quattro e un fratellino in arrivo. Azzurra non ha fatto in tempo a conoscerlo, la malattia l’ha uccisa in due giorni. “Ceppo C, quando i medici me lo dissero ricordai tutto e mi crollò il mondo addosso”, racconta la donna in una telefonata a Today. Che cosa ricordò? “Di quel vaccino per il meningococco C. Li avevo fatti tutti, per il morbillo, la varicella e la parotite. Ma la pediatra mi disse che se la bimba non andava al nido non era necessario. Non lo aveva fatto neanche ai suoi bambini. Avrei dovuto consultare altri medici. E invece mi fidai di lei”.

Antonella non cerca alibi. E non vuole perdonarsi. “La colpa è mia, pediatra o non pediatra la decisione l’ho presa io, il senso di colpa rimarrà per sempre”.

“La mia pediatra non era anti-vaccinista – prosegue – mi è sembrata solo poco informata. Non ce l’ho con lei. Molti genitori di amici di mia figlia hanno ricevuto lo stesso consiglio da altri medici”. Ma prendersi le proprie colpe non vuol dire assolvere i camici bianchi che sbagliano: “Credo che i medici che sconsigliano i vaccini vadano contro il codice deontologico. Dovrebbero soltanto dire che esistono e che andrebbero fatti”.

Oggi Antonella vive anche per convincere gli altri genitori a vaccinare i propri figli. “Ogni somministrazione di vaccino è un bacio che arriva a mia figlia”, dice la donna che dopo la tragedia ha creato una associazione che porta il nome della piccola, “Un bacio ad Azzurra”, e da allora collabora con “Io vaccino” una comunità di genitori “che hanno vissuto delle esperienze simili alla mia e offrono informazioni, consigli e ai genitori che hanno delle paure. Su internet – dice – se ne sentono di ogni”.

La disinformazione sta dilagando? “É preoccupante, questo sì. Dopo la morte di Azzurra un giornalista anti-vaccinista mi ha scritto perfino su Facebook dicendomi che i medici non avevano capito nulla della malattia di mia figlia. Disse che Azzurra era morta a causa di una malattia alla tiroide che le avrebbe provocato un’infezione intestinale; dall’intestino l’infezione si era estesa alle meningi. Una follia, eppure mi rendo conto che molti anti vaccinisti risultano convincenti e hanno un seguito”.

E poi ci sono le “istituzioni” (Stato e Regioni) che in qualche caso non fanno la loro parte. E non è un luogo comune: “Il vaccino per la meningite B ad esempio non è gratis in tutte le Regioni. E in Lombardia, pur volendo pagare, nel centro antivaccinale della Regione non te lo fanno. L’unica soluzione è rivolgersi ad un medico privato e sborsare anche duecento euro. Non è giusto. Così si sta negando il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. Perché io penso che il vaccino sia un salva-vita”. 

Fonte :qui

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