Muore una ragazza, migranti in rivolta nel centro di accoglienza: 25 operatori tenuti in ostaggio,Salvini chiede espulsione di massa.

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Tragedia al centro di prima accoglienza di Cona, in provincia di Venezia, dove una ragazza di 25 anni ospite della struttura è stata trovata morta dentro un bagno.

A seguito della notizia, nell’ex base diventata un enorme campo per i profughi richiedenti asilo è scoppiata una rivolta sedata solo nella notte da carabinieri e polizia.

La protesta ha costretto gli operatori del centro (almeno 25 persone, tra cui due medici e un’infermiera) a barricarsi nei container e negli uffici.

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I migranti avrebbero denunciato un ritardo nei soccorsi di Sandrine Bakayoko, arrivata a Cona quattro mesi fa con il fidanzato dalla Libia, ma ci sono ricostruzioni opposte.

Secondo alcuni, infatti, la disgrazia sarebbe avvenuta al mattino e l’allarme non è stato lanciato per tempo.

“Ho sfondato la porta e l’ho trovata lì, distesa a terra”, racconta il compagno. “Stava male da giorni, tossiva, aveva la febbre.

Questo non è un posto dove ospitare delle donne”. Secondo la direzione della società che gestisce il campo il fatto è avvenuto invece alle 13 e i soccorsi sono arrivati immediatamente.

Quel che è certo è che le condizioni della giovane sono andate via via peggiorate e alle 13.15, quando è arrivata l’ambulanza, era ormai troppo tardi.

Secondo altre fonti sarebbero passate diverse ore tra l’allarme e l’arrivo dei sanitari.

E così nel pomeriggio di ieri, dopo che si è diffusa la tragica notizia, la tensione, specialmente nella zona docce del centro, è sfociata in una rivolta con mobilio e oggetti dati alle fiamme.

Una situazione che ha costretto gli operatori del centro (si tratta soprattutto di ragazzi che durante il giorno si occupano della struttura distribuendo i pasti e organizzando le attività dei richiedenti asilo) a cercare di nascondersi nei locali della struttura, dove sono rimasti poi bloccati per ore.

La Procura della Repubblica, dichiaratasi all’oscuro di tutto, ha annunciato l’avvio di un’indagine.

Matteo Salvini ha duramente commentato l’episodio relativo la protesta dei migranti ospiti del centro di accoglienza di Cona, in provincia di Venezia, scoppiata in seguito all’improvvisa morte di una giovane profuga di 25 anni.

“Rivolta degli immigrati nel centro di accoglienza di Cona (Venezia), con mobili dati alle fiamme e operatori della cooperativa, medici e infermieri sequestrati tutta la notte, e i loro container assediati a sprangate.

La rivolta si è conclusa poco fa.

In Bulgaria a novembre, dopo un episodio simile, centinaia di “richiedenti asilo” violenti sono stati espulsi.
In Italia invece a questa gentaglia non succederà nulla.

Quando sarò al governo, espulsioni di massa, chiusura dei centri e navi della Marina Militare che, dopo aver soccorso tutti, li riportano indietro. Basta, il 2017 sarà l’anno della riscossa!!!”, ha scritto su Facebook.

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Fonte:qui

 

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