“Pronte ad attacchi imminenti”, arrestate tre donne a Parigi

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Stavano preparando un attentato alla Gare de Lyon di Parigi le tre donne arrestate ieri a Boussy, nella banlieue di Parigi. Secondo quanto si apprende da fonti degli inquirenti, le donne – una delle quali aveva lasciato vicino a Notre Dame l’auto con le bombole di gas – volevano “vendicare l’uccisione del ‘ministro degli attentati’ di Daesch”, al-Adnani.

E’ stata arrestata in un’operazione a Parigi la conducente dell’auto trovata nel fine settimana piena di bombole di gas nei pressi di Notre Dame. Nell’operazione di polizia, in cui sono state arrestate tre donne, una è rimasta gravemente ferita.

Ines, 19 anni, arrestata e ferita ieri dalla polizia nella banlieue di Parigi per aver lasciato l’auto piena di bombole di gas nei pressi di Notre Dame, “aveva prestato giuramento allo Stato islamico”.

Una delle tre donne fermate nell’operazione – avvenuta in banlieue di Parigi (a Boussy Saint-Antoine) e condotta dai servizi di sicurezza interna DGSI – ha impugnato un coltello ed ha ferito un poliziotto. L’agente ha risposto con l’arma di servizio e la donna è rimasta ferita, non sembra in modo grave. Secondo quanto si apprende, due delle donne sono la figlia del proprietario dell’auto riempita di bombole e sua sorella.

Secondo una fonte giudiziaria citata dall’Express.fr una delle tre donne fermate aveva “delle connessioni” con Hayat Boumedienne, la compagna del terrorista dell’HyperCacher, Amedy Coulibaly. Hayat Boumedienne è fuggita dalla Francia poco prima degli attentati del gennaio 2015 e sarebbe attualmente nei territori siriani controlli dai terroristi dello Stato islamico (Isis).

Cazeneuve, arrestate pronte a attacchi imminenti – Le tre donne fermate nella banlieue di Parigi nel quadro delle indagini antiterrorismo dopo la scoperta dell’auto con le bombole a gas a Notre Dame preparavano “nuove azioni violente e imminenti”: lo ha detto il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, rivolgendosi ai francesi in tv. “E’ una corsa contro il tempo”, ha aggiunto il ministro spiegando che quella che riguarda la Francia è una minaccia terroristica di “portata inedita” e “complessa” e “multiforme”.

L’auto, una Peugeot 607 senza targa, conteneva sette bombole di gas che pero’ non erano collegate a nessun detonatore. L’auto era parcheggiata sul Lungosenna, non lontano dal principale commissariato di polizia del centro. La Peugeot aveva l’aspetto di un’auto abbandonata ma la vicenda, nel clima di stato d’emergenza per gli attentati terroristici, viene trattata ‘con la massima attenzione’ dalla Procura.

Fonte: ANSA

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