Il lavoro digitale c’è, soprattutto per donne

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Il portale Work Wide Women forma le donne per lavori soprattutto digitali, le “professioni del futuro”

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I lavori – soprattutto quelli digitali – ci sono e le aziende cercano nuovi impiegati, ma spesso non li trovano.
Da Avanade Italy, joint venture tra Accenture e Microsoft, azienda leader nei servizi digitali, spiegano a Lettera43.it: «Si dice sempre che c’è poco posto in generale e poco per le donne, ma la nostra azienda a volte non trova nuovi impiegati “giusti”, quindi stiamo collaborando con Work Wide Women, Bocconi e Politecnico di Milano per formare ragazzi e ragazze».
Con la start-up bolognese di Linda Serra l’azienda americana ha avviato nel 2016 un programma di formazione per 10 ragazze sarde e sette di loro sono state selezionate per un tirocinio in azienda, che potrebbe diventare un contratto di assunzione.
ALLA RICERCA DI 100 PERSONE. «Avanade entro agosto 2017 deve assumere 100 persone in tutta Italia e 50 solo su Cagliari. Visto che ci teniamo molto alle tematiche della diversity e che in questo momento nelle nostre sedi italiane le donne con ruoli apicali sono solo il 31%, abbiamo avviato programmi di formazione o borse di studio dedicate alle ragazze», spiegano dalla sede romana.
Il progetto con Work Wide Women ha previsto un corso gratuito di 120 ore online (via webinar) che ha permesso a 10 donne di sviluppare le proprie abilità informatiche e di essere inserite all’interno di un percorso di crescita all’Avanade delivery center di Cagliari: al termine del corso e superato il test finale, sette ragazze su 10 sono state selezionate per seguire un percorso di training intensivo di quattro settimane (Avanade Academy) finalizzato all’assunzione nella sede del capoluogo sardo.
FULL IMMERSION DA REMOTO. «Permettere alle ragazze di seguire da remoto il corso (una full immersion dalle 9.30 alle 13.30 per sei settimane, ndr) ha abbattuto notevolmente le problematiche relative agli spostamenti e i conseguenti costi, favorendo una facilità di fruizione quasi democratica, grazie anche alla disponibilità immediata del materiale formativo», riflette Linda Serra, Ceo di Work Wide Women.
Avenade ha fame di donne preparate su materie Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics) che vogliono lavorare in ambito digitale, e le donne sarde hanno fame di lavoro.
OPPORTUNITÀ IGNORATE. Carla, 33 anni, racconta a L43: «Pur essendo laureata in matematica non avevo mai pensato a un lavoro di programmazione, in questo senso il progetto della Pink Academy di Work Wide Women mi ha aperto un mondo, una possibilità che avevo ignorato».
Anche perché «in Sardegna di lavoro ce n’è poco e questa è una buonissima opportunità, senza lavoro non posso fare figli e vorrei. Alla fine la chiave per mettere su famiglia è sempre un lavoro».

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