Un uomo coraggioso

Quest’uomo, “Lello Valitutti” non ha le gambe, ma due “Palle” che tanti di noi non hanno…
Guardate come aiuta i manifestanti che vengono picchiati dalla polizia.

Pasquale («per gli amici, chissà perché, «Lello») Valitutti, 67 anni, pensionato (ex dipendente di un centro studi di ricerca), per gli anarchici è un mito.

«Lello» sta ai black bloc come «Lella» (la sora Lella) stava alla coda alla vaccinara.

Il Valitutti l’altroieri si aggirava con la sua carrozzina elettrica tra le prime linee di quelli che Renzi ha definito «ragazzotti, figli di papà».

Pasquale era coccolato non solo dai suoi fan in tuta nera, ma perfino dai poliziotti che ormai, dopo decenni cortei antagonisti, hanno imparato a riconoscerlo.

Ieri, per la prima volta, «Lello» aveva la testa protetta da un casco integrale: circostanza che faceva prevedere una manifestazione tutt’altro che pacifica.

Nell’ambiente insurrezionalista Pasquale non è considerato un violento, ma un bastian contrario che nel corso degli anni si è anche (complice forse la pensione da invalido statale) un po’ «imborghesito». Ma non ditelo a Valitutti, altrimenti scende dalla carrozzina e vi mena come un katanga.

Ma la gratitudine non è di questo mondo e così Pasquale, invece di ringraziare le forze dell’ordine che ormai lo trattano al pari di una mascotte, getta un po’ di fango sulle divise: «Quando è arrivata la polizia – ha dichiarato , gli agenti in divisa mi hanno colpito alla testa.

Ma solo con le mani, non con i manganelli.

Così, giusto per stordire. Poi sono arrivati gli altri in borghese, e mi hanno minacciato: “Guarda che ti conosciamo, sappiamo dove abiti.

Veniamo a casa tua e ti facciamo saltare le cervella”». Sulla città sfregiata, Valitutti fa spallucce: «Hanno colpito dei simboli: banche, macchine da ricchi.

Nessuna macchina da poveri .

Questi ragazzi vengono qui e rischiano l’incolumità per i loro ideali. Lo fanno perché sono disperati, è l’angoscia che li muove.

Se li prendono possono farsi anche 10 anni di galera.

Cosa ci guadagnano? Io sono vecchio, anche se mi beccano non rischio molto.

Loro sì, ma vengono comunque. E colpiscono i simboli del mondo che non vogliono».

Ne spara di stupidate il vecchio Valitutti. Un po’ megalomane un po’ mitomane. È da anni che giura di «conoscere la verità» sul «caso Pinelli».

Il colpevole, secondo lui, è ovviamente il commissario Luigi Calabresi: scagionato dalla magistratura, ma non dal tribunale anarchico.

L’unico cui «Lello» riconosca l’autorità di emettere sentenze. A volte, anche di morte.

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