Aokigahara, la foresta dei suicidi

aokigahara

la foresta dei suicidi

In Giappone, alla base del monte Fuji , c’è la foresta che porta il nome di Aokigahara,35 km² di vegetazione fitta , soprannominata “mare d’alberi”  perche in alcuni punti, i rami si intrecciano sino a non far piu passare la luce del sole.

In questo luogo ,  per via della sua posizione, d’inverno , la fitta nebbia che provviene dal vicino Fuji , si riversa tra gli alberi negando quasi interamente la visibilità , e i pochi turisti che si avventurano , devono utilizzare metodi tipo “il filo di arianna” per poter entrare ed uscire dai pochi sentieri a cui non viene vietato l’accesso a causa della pericolosità.

Lo scrittore giapponese Seicho Matsumoto ha definito il posto : “la più bella foresta abbandonata e selvaggia che esiste..un posto perfetto per morire in segreto” ,  nel suo libro “mare nero di alberi” infatti , il racconto termina con il disperato suicidio di due amanti , e dunque non fu un caso che alla sua pubblicazione, nel 1960, aumentò il numero di suicidi nella foresta, che già veniva utilizzata nel XIX° secolo a tale scopo , dai poveri che andavano a morire in quel luogo per non pesare alla famiglia.

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Dal 1970 vista l’alta percentuale di scomparsi in quei posti, il governo decise di effettuare delle pulizie annuali dai corpi trovati impiccati o in terra, in modo da dare un certo “decoro” alla zona.

Dagli anni 80 ad oggi l’incremento dei suicidi arrivò al picco annuale di 210 tentativi nel 2010 che ,fortunatamente, non andarono tutti a buon fine.

Dal 2009 la polizia, non potendo più tener sotto controllo la situazione, ha deciso di reclutare volontari per la ricerca dei dispersi ed il trasporto dei cadaveri nelle stanze mortuarie e all’ingresso sono stati posti dei cartelli con su scritto : ” la vita è un prezioso dono avuto dai tuoi genitori” , ” per favore rivolgiti alla polizia o a dei medici prima di commettere un suicidio” .

I cartelli non hanno avuto nessun effetto.

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