Dal Comune di Milano corona per i caduti di Salò: denuncia degli antifascisti: “La corona del Comune per i caduti di Salò. Sconcertati”.

corona

La foto diffusa dal comitato antifascista

Una corona di fiori, con delle bacche dorate e il nastro bianco e rosso, i colori della città.

Un atto formale — per la prima volta così evidente e plasticamente visibile — in memoria dei caduti della Repubblica sociale italiana.

È l’omaggio che il Comune ha deposto martedì, giornata di Ognissanti, al Campo 10 del cimitero Maggiore.

Il luogo dove sono riuniti i resti di 921 caduti della Rsi e dove sono sepolti nove volontari italiani delle Ss, oltre 150 delle Brigate Nere, più di 100 della Legione Ettore Muti e una quarantina della X Mas.

Tra le lapidi figurano anche quelle dei sergenti Renato Griffanti, Lamberto Della Valle e Santo Ragno che all’alba del 10 agosto del 1944 (lo riportano atti e sentenze della corte d’Assise speciale di Milano) parteciparono alla fucilazione in piazzale Loreto dei quindici partigiani, oggi ricordati da un monumento.

La corona di fiori, con appoggio, è stata posizionata proprio accanto all’altarino dedicato ai caduti della Rsi: un crocifisso nero su un basamento di marmo sormontato dall’aquila che spicca sul tricolore.

E, sotto, la scritta “Non ti tradiremo mai”. Dall’altra parte, sulla destra, un’altra corona di un’associazione di repubblichini.

Negli ultimi anni al Campo 10 mai si era vista una corona in rappresentanza dell’amministrazione comunale: o comunque mai in modo così manifesto.

Per dire: lo scorso anno era stata notata una corona avvolta in un nastro bianco e rosso, ma senza la dicitura “Comune di Milano”.

Ed era appesa a un albero vicino alla lapide della Rsi. Quest’anno l’omaggio comunale è decisamente più evidente.

Tanto è bastato a sollevare polemiche. «Un omaggio a chi ha combattuto per negare la libertà della democrazia?

Sono sorpreso — dice il presidente Roberto Cenati — .

Mi aspetto che diano una spiegazione.

A maggior ragione visto che ogni anno il Comune partecipa con noi alla cerimonia al Campo della gloria, sempre lì al Maggiore, in memoria dei partigiani, dei deportati nei campi di sterminio, degli internati militari e combattenti dell’esercito di Liberazione».

Alza la voce anche l’Osservatorio sulle nuove destre, impegnato da anni a vigilare sui fenomeni legati a rigurgiti neofascisti: «Esprimiamo sconcerto per questo atto inopportuno dell’amministrazione».

Dal Comune fanno sapere non solo che non c’è stata nessuna cerimonia ufficiale ma anche che la corona è stata deposta al Campo 10 dal servizio funebre del cimitero Maggiore «esattamente così come accade anche per altri campi» (complessivamente sono oltre una sessantina).

Nessun omaggio particolare da parte dell’amministrazione, dunque.

Resta inevasa una domanda: una corona di fiori “firmata” dal Comune è da considerarsi un omaggio formale oppure no?

Sempre da Palazzo Marino si precisa che la consuetudine delle corone di fiori al Musocco — anche al Campo 10, anche per i caduti della Rsi — va avanti da 20 anni.

Malcelato imbarazzo? Forse. Anche perché nessuno ricorda precedenti “floreali”

come quello dell’altro giorno.

Bisogna andare indietro alle giunte di centrodestra: Albertini prima, e Letizia Moratti poi. Il primo nel ‘97 inaugurò la consuetudine di recarsi al Campo 10 — senza la fascia tricolore — a pregare per i repubblichini.

La seconda “sdoganò“ l’omaggio con fascia da sindaco: era novembre del 2007. Anche allora ci furono polemiche. Due giunte e quasi dieci anni dopo, ci risiamo.

Fonte: qui

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