Domenico De Masi “sociologo” radical chic va incontro a una epocale figuraccia commentando Trump

Una vera perla, quella che ci viene regalata dal professor Domenico De Masi in un intervento su Trump.

De Masi ci ha abituato a uscite del genere. Il professore di sociologia del lavoro è un personaggio pittoresco, estroverso, geniale se lo guardiamo da un certo punto di vista.

Ma ha il vizio, talvolta, di non pensarci su troppo, mentre dice certe cose.

Ultimamente ha teorizzato la sua ricetta per abbattere la disoccupazione, e cioè quella di lavorare (temporaneamente) gratis. Un’opinione discutibile, sulla quale però è utile ragionare e dialogare.

Ma altrettanto discutibile è il modo tipicamente radical chic con cui ha bollato alcune parole tratte dal discorso di insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump nel programma “Omnibus” su La7.

Il magnate statunitense aveva infatti detto che “noi abbiamo un compito davanti, che questa nazione (gli Usa, ndr) guidata da Dio abbia una rinascita di libertà, e che l’idea di un governo del popolo, fatto dal popolo, per il popolo non scompaia dalla terra”.

“E’ un pazzo, praticamente, queste sono le parole di un pazzo”, ha sbottato De Masi partendo in tromba e non aspettando nemmeno di sapere chi abbia proferito quella frase, e soprattutto quando e dove.

“Ti prego, rileggile di nuovo”, ha detto De Masi al professore che gli chiedeva se avesse la minima idea di chi stesse parlando.

“Di un pazzo”, la risposta senza mezzi termini di De Masi.

Sì, un pazzo di nome Abramo Lincoln.

In un discorso pronunciato a Gettysburg 152 anni fa e che ancora oggi viene riportato per spiegare la democrazia nelle scuole e rappresenta le fondamenta della società Usa, come dice Gianmatteo Ferrari, che ha postato su Facebook il video.

Una figuraccia, quella di De Masi, che poteva essere tranquillamente evitata se solo avesse fatto finire di parlare l’interlocutore.

Un atteggiamento tipico dei tanti radical chic intrisi di quel senso di superiorità che in questi ultimi tempi, per fortuna, sta vacillando.

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