Il blitz dei carabinieri avvenuto in una abitazione di San Gennaro Vesuviano ha portato all’arresto di un 30enne.
Nell’abitazione dell’uomo sono state trovate 146 micce collegate a inneschi, congegni per l’azionamento a distanza di esplosivi, un telecomando di attivazione, tre mortai di fabbricazione artigianale e tre bossoli di artiglieria da 50 centimetri.
Il 30enne era monitorato da giorni dai militari dell’arma, viste le presunte simpatie e per i consensi espressi sui social network in favore della criminalità organizzata.
Il venditore di fuochi d’artificio aveva anche pubblicato sui social anche un video della decapitazione di un prigioniero dell’Isis.
L’arresto è scattato per apologia del terrorismo e detenzione di materiale esplodente. Sulle pareti della sua abitazione c’erano foto e articoli di giornale sui capi clan, tra i quali Messina Denaro.
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