La denuncia di Save the Children: “Anche in Italia milioni di bimbi senza cibo ed istruzione

bambini poveriLa denuncia di Save the Children: “Milioni di bambini senza cibo ed educazione, anche in Italia”

Ogni anni quasi 6 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono per malattie facilmente prevenibili e curabili.

Sessanta milioni i minori tra i 6 e gli 11 anni che non vanno a scuola, 58 milioni solo nei Paesi più poveri.

Quattrocento milioni sotto i 13 anni vivono in povertà estrema e altrettanti sono discriminati a causa della loro religione, etnia, disabilità, genere.

“Sono i bambini più indifesi del pianeta, quelli che nessuno vede.

Quelli a cui l’infanzia è stata negata perché sono nati nel posto sbagliato o nel momento sbagliato.

Quelli a cui manca tutto, anche l’essenziale come acqua, cibo, cure e scuole.

Sono bambini senza un domani”, ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children, che ha lanciato la campagna globale “Fino all’ultimo bambino” per salvare e dare un futuro ai bambini senza un domani, in Italia e nel mondo.

Dal 17 ottobre all’8 novembre sarà possibile sostenere la campagna inviando un sms dal valore di 2 euro al numero 45567 dai cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, e Tiscali o chiamando da rete fissa Vodafone. Si potranno inoltre donare 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali.

I fondi raccolti in Italia durante la campagna andranno a sostenere i progetti di Save the Children in Italia, Mozambico, Etiopia, Egitto, Malawi, e Nepal.

L’appello dell’attrice Irene Ferri per Save the children: il video

“Anche se il mondo in questi anni ha fatto grandi progressi resta inaccettabile che 158 milioni di bambini sotto in cinque anni – uno su quattro – siano ancora vittima di malnutrizione cronica”, spiega Valerio Neri.

Tra i più colpiti dalla malnutrizione – che è concausa di morte nella metà dei casi di decessi prima dei cinque anni – ci sono anche i bambini che vivono nelle aree colpite dalle gravi emergenze climatiche.

Progressi sono stati fatti anche per consentire a milioni di bambini l’accesso all’istruzione, che è tutt’ora uno tra gli strumenti più efficaci per rompere il ciclo della povertà eppure ci sono ancora 58 milioni di bambini che nno frequentano la scuola nei paesi più poveri.

Il rapporto di Save the Children evidenzia però come la povertà e il divario sociale, tuttavia, non riguardino solo i paesi a basso e medio reddito, ma affliggano anche la vita di milioni di minori nei paesi economicamente più avanzati.

La denuncia di Save the Children: “Milioni di bambini senza cibo ed educazione, anche in Italia”

In Italia, oltre 1 milione di bambini vive in povertà assoluta, senza il necessario per crescere e senza opportunità educative, mentre oltre 2 milioni vivono in povertà relativa.

Nel nostro Paese, un bambino su 10 non può permettersi abiti nuovi mentre 1 su 20 non riceve un pasto proteico al giorno.

“Anche in Italia sono ancora troppi i bambini che non hanno opportunità, i bambini senza un domani. Appartengono alle tante famiglie che faticano a pagare le rette degli asili o delle mense scolastiche, che non hanno la possibilità di vestire e nutrire adeguatamente i propri figli.

Sono figli di milioni di genitori non hanno denaro sufficiente per poter acquistare i testi scolastici, pagare il trasporto dei bambini da casa a scuola o assolvere alla retta della mensa, nonché garantire ai figli la partecipazione alle attività extrascolastiche, sono i bambini che vivono nelle aree con più carenza di servizi e nei quartieri disagiati delle grandi città,” commenta Neri.

E nel nostro paese la povertà e l’esclusione sociale sono più forti in alcune aree geografiche, in particolare nel Mezzogiorno.

Qui il 9% della popolazione vive in condizioni di povertà assoluta (a fronte di una media del 4,5% del centro e del nord) e il 20% in povertà relativa (contro il 6% delle altre aree).

Anche l’ampiezza del nucleo familiare incide sui livelli di povertà, con il 31% dei nuclei con più di 5 persone in povertà relativa e il 17% in povertà assoluta.

La grave deprivazione in cui versano molte famiglie in Italia ha forti ripercussioni sulla vita dei bambini.

Basti pensare che circa 1 su 10 non può permettersi abiti nuovi, 1 su 16 non possiede dei giochi, 1 su 13 non ha libri extrascolastici, quasi 1 su 9 non ha in casa uno spazio adeguato per studiare, mentre 1 su 7 non può svolgere attività di svago fuori casa.

Sono condizioni che incidono fortemente sul benessere dei bambini, la cui vita sociale risulta compromessa, che vedono minato il loro potenziale e la possibilità di costruirsi un futuro.

In Italia, nel solo 2015, sono stati circa 30.000 i bambini che hanno beneficiato degli interventi di contrasto alla povertà.

Save the Children ha attivato sul territorio nazionale 18 Punti Luce, centri ad alta densità educativa per dare opportunità formative a bambini e ragazzi, 6 centri Fiocchi in Ospedale, per offrire informazione, ascolto e supporto a mamme e neonati in Ospedale, e 6 Spazi Mamme in 5 città italiane per sostenere le mamme e bambini da zero a sei anni, contrastare la povertà e favorire una sana alimentazione.

Testimonial della campagna diversi volti noti dello spettacolo, alcuni dei quali ritratti dal fotografo Riccardo Ghilardi, tra cui Cesare Bocci, Roberta Capua, Paolo Conticini, Tosca d’Aquino, Irene Ferri, Tiziano Ferro, Anna Foglietta, Andrea Sartoretti, Syria e Anna Valle.

Anche la Lega Serie A aderisce alla campagna, promuovendola sui campi di calcio nella 9° giornata di campionato il 22 e 23 ottobre.

La raccolta fondi della campagna Fino all’ultimo bambino sarà promossa anche sui media: si comincerà con la settimana dedicata alla raccolta fondi sulle Reti Rai TV e Radio Rai dal 17 al 23 ottobre, per continuare poi con spazi nelle principali trasmissioni delle reti Mediaset, La7.

Anche Radio Capital sarà al fianco di Save the Children, mobilitando i conduttori e gli ascoltatori e invitandoli a donare per sostenere gli interventi dell’organizzazione.

Invitiamo anche ad andare sul sito relativo alle adozioni in vicinanza per aiutare i bambini in Italia.

Fonte: qui

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