In vendita droghe, armi e bambini: l’esordio illegale di Facebook Marketplace

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Droghe, animali, armi, addirittura parti del corpo.

L’esordio online di Marketplace, il servizio pensato da Facebook per consentire la compravendita di oggetti sulla piattaforma sulla falsa riga di eBay, è un concentrato di violazioni.

Lanciato lunedì scorso, in poche ore ha costretto il popolare social network alle pubbliche scuse.

Gli utenti hanno dato vita a un mercatino dell’illegalità, inserendo annunci di armi e droghe illegali, prestazioni sessuali, cani e cuccioli di istrice.

Insomma, una sorta di deep web alla luce del sole, senza la necessità di avere un software particolare per accedervi.

«Ci scusiamo per questo problema – ha dichiarato Mary Ku, direttrice di Marketplace – controlleremo da vicino i nostri sistemi per avere la certezza che stiamo individuando e rimuovendo correttamente le violazioni, prima di dare a un numero maggiore di persone l’accesso al servizio».

Un problema tecnico ha impedito al sistema di revisione di Facebook di identificare i post che violano le politiche commerciali e gli standard della community.

Su Twitter, però, sono immediatamente fioccate le segnalazioni degli utenti, corredate dalle foto degli oggetti in vendita.

Marketplace è disponibile su iPhone e Android negli Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito.

Nei prossimi mesi l’opzione dovrebbe essere estesa ad altri Paesi, nonché alla versione desktop di Facebook.

Marketplace è nato in virtù del fatto che almeno 450 milioni di utenti utilizzano mensilmente Facebook, in particolare la funzione dei gruppi, per comprare e vendere oggetti a livello locale.

Il servizio non gestisce la transazione economica e la consegna.

 

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